Ipermetropia
L’occhio è costituito da più parti: esternamente è presente una lente trasparente che prende il nome di cornea, mentre lo strato sottostante è l’iride, responsabile del colore degli occhi. Si tratta di una membrana che contiene anche due strati di muscoli i quali, contraendosi, determinano la quantità di luce che raggiungerà la retina. Segue in profondità una seconda lente, il cristallino, il quale si occupa a sua volta della messa a fuoco dei raggi luminosi sulla retina stessa.
Questo tessuto di origine nervosa, dislocato all’esterno del cranio, riveste quasi totalmente la parete interna dell’occhio e si occupa, appunto, di captare i diversi stimoli luminosi per poi trasformarli in segnali che verranno inviati al cervello.
Come si formano le immagini che percepiamo? Il nostro occhio funziona grazie alle due lenti, la cornea e il cristallino, che si occupano della messa a fuoco delle immagini sulla retina. Inizialmente, tali immagini si formano rovesciate e, una volta attraversato il corpo vitreo, ossia una massa gelatinosa trasparente che occupa parte dello spazio antecedente la retina, il cervello procederà a “raddrizzarle”.
Questo è il corretto procedimento che, tuttavia, in molti casi incontra degli ostacoli. Se questo dovesse accadere, è indispensabile affidarsi ad un ottico optometrista che studierà, a seconda del caso clinico, la soluzione idonea a risolvere il problema, per ripristinare quindi il processo.
L’ipermetropia corrisponde ad un deficit nella vita quotidiana, sia per gli adulti che per i bambini. Può comportare non solo problematiche nelle attività di lavoro, ma anche difficoltà nell’ambito della scuola e, in generale, nella maturazione cognitiva di un bambino. Tale circostanza impone di individuare e correggere il prima possibile questo difetto di visione, affidandosi ad un buon ottico optometrista.
L’ipermetropia può essere corretta sia con occhiali che con lenti a contatto che utilizzano lenti “positive” o convergenti di forma convessa, che neutralizzano il deficit di potere convergente dell’occhio ipermetrope.
Da decenni si discute sulle conseguenze dei difetti visivi non corretti per l’apprendimento e il rendimento scolastico. Oggi lo sappiamo: anche un prestigioso studio inglese, condotto alla metà degli anni 2000 su oltre 1.200 scolari di 8 anni, ha dimostrato che gli alunni con ipermetropia media tendono più facilmente a fallire gli obiettivi scolastici minimi rispetto ai bambini senza problemi di messa a fuoco di libri, quaderni e oggetti vicini ai loro occhi. È importante, quindi, scoprire precocemente tutte le ipermetropie presenti, così da correggerle il prima possibile.
Cosa accadrebbe se la lunghezza del globo oculare, nel nostro bambino, fosse anche solo di poco più corta rispetto all’occhio “emmetrope” senza particolari problemi di messa a fuoco? L’ipermetropia è l’incapacità dell’occhio di mettere a fuoco oggetti e persone a breve distanza; la visione degli oggetti più lontani invece, per quanto non perfetta, risulta più distinta. La causa più frequente di ipermetropia è la presenza di un bulbo oculare più corto rispetto ad un occhio emmetrope (occhio che vede bene senza necessità di correzione visiva). Altre cause (più rare) sono una curvatura anteriore della cornea o della superficie del cristallino inferiori al normale oppure un’eccessiva distanza tra cornea e cristallino. Ultima rara causa di ipermetropia è infine l’assenza congenita del cristallino.
Ad esempio, una bambina ipermetrope sulla spiaggia con alcuni compagni di giochi potrebbe avere qualche difficoltà nella messa a fuoco degli amici più lontani, ma senz’altro avrebbe una visione indistinta e sfocata del bambino più vicino.
L’ipermetropia è molto frequente alla nascita: infatti, l’occhio del neonato è spesso ipermetrope di 2-3 diottrie, mentre l’emmetropia viene raggiunta un po’ prima dell’adolescenza. Se questo non avviene, l’immagine tenderà a formarsi dietro il fondo dell’occhio e della retina anche in età adulta (sintomi di un’ipermetropia moderata di almeno 2 diottrie).
Popolazione mondiale
Sarà miope nel 2050
Popolazione italiana
Colpita da ipermetropia
Di chi ha un difetto visivo
E' astigmatico
Popolazione italiana
Colpita da presbiopia
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