COME VEDE UN PRESBITE?
L’occhio del presbite mostra difficoltà nella visione da vicino. Il cristallino con il passare del tempo, riesce sempre meno a modellarsi per mettere a fuoco le immagini.

Il cristallino è quella piccola lente posta immediatamente dietro alla pupilla, ovvero al foro centrale dell’iride (il disco che dà colore ai nostri occhi). Le immagini che attraversano il cristallino, grazie alla curvatura della lente vengono messe a fuoco sulla retina, ossia la pellicola che riveste internamente l’occhio. Tale pellicola (proprio come quella fotografica) è in grado di “catturare” l’immagine e inviarla al nervo ottico che a sua volta invierà un segnale al cervello, dove verrà impressa nella memoria.

Il cristallino è costituito da un materiale trasparente ed ha l’aspetto di una lente biconvessa, ossia curva sui due lati, come una comune lente d’ingrandimento. Ha un diametro di 1 centimetro ed è spessa appena 3-4 mm.

Normalmente, il cristallino è in grado di modificare la propria curvatura a seconda della vicinanza o della lontananza dell’oggetto da osservare, affinché l’immagine venga proiettata esattamente sulla retina. Tale meccanismo è definito “accomodazione” e si ottiene grazie al movimento proprio del cristallino, elastico e collegato ad una particolare struttura muscolare (chiamata ‘muscolo ciliare’). Il muscolo ciliare distende e fa appiattire il cristallino per osservare meglio gli oggetti lontani, oppure rende quest’ultimo più spesso per mettere a fuoco gli oggetti vicini. Se tale meccanismo non funziona, la proiezione dell’immagine convergerà in un punto diverso, troppo avanti o troppo dietro (come nel caso della presbiopia) rispetto alla retina, di conseguenza la visione risulterà meno nitida.

La presbiopia può essere facilmente compensata con occhiali dotati di lenti specifiche che favoriscono la messa a fuoco sulla retina. Gli strumenti più utilizzati sono:

  • Lenti monofocali per il vicino:permettono una visione corretta per la visione da vicino, tuttavia devono essere rimosse per riuscire a vedere correttamente da lontano.
  • Lenti progressive: consentono di ottenere una visione nitida alle diverse distanze(lontane, vicine e intermedie) e di correggere nel contempo difetti visivi eventualmente presenti come miopia, astigmatismo o ipermetropia.
  • Lenti a contatto multifocali: consentono una visione nitida a tutte le distanze:vicino, intermedio e lontano. Possono essere utilizzate in alternativa agli occhiali.

Per definire la soluzione migliore è necessaria una valutazione personalizzata.
La scelta dipende infatti da diversi fattori, quali ad esempio: stile di vita della persona, entità della presbiopia, concomitanza di altri difetti visivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo), aspettative della persona, adattabilità individuale al sistema compensativo adottato, aspetti estetici e psicologici.

VUOI SAPERNE DI PIU' SULLA PRESBIOPIA

La presbiopia, una condizione “democratica”

La presbiopia è una condizione naturale a partire dai 40 anni e si stabilizza dopo i 65 anni. Con il termine “presbiopia” si intende la ridotta capacità a vedere da vicino. Si hanno quindi difficoltà a leggere un libro, digitare i numeri sul cellulare, cucire o compiere qualsiasi azione che richieda la vista di un oggetto in posizione ravvicinata, il quale apparirà sfocato (normalmente, la distanza a cui si legge o si lavora da vicino è di circa 40 centimetri). La causa di questa condizione visiva è fisiologica; con il passare degli anni il cristallino perde elasticità, riducendo pertanto la sua capacità di modellarsi correttamente per mettere a fuoco gli oggetti vicini. La tipica gestualità di un presbite consiste nell’allontanare l’oggetto per ricercare una messa a fuoco migliore o aumentare l’illuminazione puntata sull’oggetto.

Se pensi di essere presbite, non fare finta di niente e non costringere i tuoi occhi a lavorare con difficoltà sottoponendoli ad inutili affaticamenti. Il primo sintomo è la difficoltà di lettura per cui i caratteri appaiono sfocati, quindi poco leggibili. Se la difficoltà non è corretta subito, possono apparire presto altri disturbi quali affaticamento visivo, mal di testa, bruciore e arrossamento degli occhi. Il problema può essere facilmente risolto rivolgendosi subito all’Ottico Optometrista e all’Oftalmologo. Ti ricordiamo che è comunque buona abitudine sottoporsi ad un controllo intorno ai 40 anni (ripetendo i controlli con cadenza regolare, idealmente ogni 18 mesi) e soprattutto non rimandare i controlli in caso ci si dovesse accorgere di un abbassamento o comunque un cambiamento della vista.

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I NUMERI DEI DIFETTI VISIVI
50%

Popolazione mondiale

Sarà miope nel 2050

10%

Popolazione italiana

Colpita da ipermetropia

50%

Di chi ha un difetto visivo

E' astigmatico

46%

Popolazione italiana

Colpita da presbiopia

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COME VEDE UN MIOPE?

COME VEDE UN MIOPE?

L’occhio di una persona miope presenta un errore a livello di messa a fuoco che comporta problemi nella visione da lontano, mentre nel vicino gli oggetti vengono correttamente focalizzati.

COME VEDE UN IPERMETROPE?

COME VEDE UN IPERMETROPE?

L’occhio dell’ipermetrope restituisce una visione scorretta di persone e oggetti vicini, mentre a distanza la messa a fuoco risulta migliore, sebbene non del tutto perfetta.

COME VEDE UN ASTIGMATICO?

COME VEDE UN ASTIGMATICO?

L’occhio della persona astigmatica presenta un difetto di forma della cornea dal quale deriva una visione imperfetta delle immagini.

COME VEDE UN PRESBITE?

COME VEDE UN PRESBITE?

L’occhio del presbite mostra difficoltà nella visione da vicino. Il cristallino con il passare del tempo, riesce sempre meno a modellarsi per mettere a fuoco le immagini.
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