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DaD: TROPPE ORE DAVANTI A UNO SCHERMO? GLI OCCHI DEI RAGAZZI VANNO PROTETTI!
Benessere visivo . 12 Gennaio 2021 . Redazione OXO . 0
Tra le numerose difficoltà legate all’emergenza Covid-19, la scuola è andata avanti soprattutto grazie alla DaD – didattica a distanza. Per la prima volta in assoluto, otto milioni e mezzo di studenti italiani si sono ritrovati a condividere i compagni e gli insegnanti dietro allo schermo di un computer.
La tecnologia ha di fatto salvato la didattica e non solo, ma chi protegge gli occhi dei nostri giovani dalla tecnologia? Ore e ore di fronte a uno schermo: quello del pc per studiare ma anche quello dello smartphone o del tablet per connettersi con parenti e amici che non si possono vedere dal vivo. Il prolungato utilizzo dei dispositivi elettronici nell’arco della giornata rende i ragazzi molto più esposti agli effetti potenzialmente dannosi della luce blu e si traduce in un super lavoro per i loro occhi, con un conseguente stress elevato, il cosiddetto TECNOSTRESS VISIVO.
Come riconoscere precocemente il manifestarsi dei sintomi del TECNOSTRESS?
Occhi arrossati, scarsa o eccessiva lacrimazione, sensazione di occhio secco, irritato e visione offuscata sono i sintomi più comuni e riconducibili a un disturbo oculare provocato dall’utilizzo degli schermi. Spesso, tuttavia, il TECNOSTRESS può causare anche dolori cervicali, cefalee fino ad ansia, insonnia, calo di attenzione e scarso rendimento. Una visione efficiente è fondamentale per lo sviluppo motorio, l’interazione con le persone e l’ambiente e per l’apprendimento scolastico.
Quali accorgimenti adottare?
Per proteggere gli occhi si raccomanda, in generale, un uso corretto e moderato degli schermi e alcuni semplici accorgimenti quali:
– guardare lo schermo in maniera frontale (senza inclinazioni);
– lasciare almeno 60 cm di distanza tra gli occhi e lo schermo del pc e almeno 30/35 cm da quello di tablet e smartphone;
– prendersi una pausa dallo schermo ogni 20 minuti (regola dei 20-20, ogni 20 minuti di lavoro 20 secondi di pausa guardando lontano, magari fuori dalla finestra);
– soprattutto per i più piccoli: ridurre al minimo indispensabile l’esposizione a schermi e dispositivi, evitando specialmente le ore serali, che precedono il sonno, che potrebbe esserne influenzato con difficoltà ad addormentarsi.
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*Il parere professionale dell’ottico non sostituisce in alcun modo la prestazione professionale dell’oculista
Problemi di visione?
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