Magazine
Il lato oscuro dello smart working: da OXO le migliori soluzioni per occhi liberi da Tecnostress
Benessere visivo . 20 Aprile 2021 . Redazione OXO . 0Lo smart working è una delle tante soluzioni necessarie a cui ci ha forzato, improvvisamente e senza compromessi, l’arrivo della pandemia. Dati dell’Osservatorio smart working della School of management del Politecnico di Milano rivelano che 6,58 milioni di italiani hanno lavorato da casa durante l’emergenza covid e almeno 5,35 milioni continueranno a farlo, almeno in parte, anche finita l’emergenza.
Tecnostress: la sindrome della generazione “Always on”
I vantaggi dello smart working sono numerosi: la riduzione del tempo, dello stress e dei costi legati al pendolarismo, la riduzione dell’impatto ambientale e la maggiore autonomia nella scelta degli orari e degli spazi. Il cambiamento organizzativo insito nell’applicazione della metodologia dello smart working, tuttavia, mette in luce alcune criticità. Ideato come strumento positivo di flessibilità, alla lunga può generare tecnostress. L’essere Always on, cioè sempre raggiungibili e disponibili grazie alle tecnologie mobili, rende impossibile sottrarsi ai contatti e spesso pone nella condizione di non staccare mai.
Tecnostress: di cosa si tratta? Quali sono le conseguenze?
Il termine, coniato dallo psicologo americano Craig Broad nel suo libro “Technostress: the human cost of computer revolution” nel 1984, definiva il tecnostress “il disagio moderno causato dall’incapacità di coabitare con le nuove tecnologie del computer”. Oggi il suo significato è più che mai attuale. Quando colpisce, il tecnostress affligge sia le persone sul piano fisico, psichico e relazionale che le imprese sul piano produttivo, organizzativo ed economico. Gli effetti e sintomi sviluppati dai lavoratori sottoposti a situazione di tecnostress possono essere:
Soggettivi
Ansia, rabbia, depressione e frustrazione.
Comportamentali
Irrequietezza, difficoltà di parola, attacchi di rabbia, alterazioni comportamentali, insofferenza verso gli altri.
Cognitivi
Difficoltà nello svolgimento delle mansioni, calo dell’attenzione, diminuzione della concentrazione e dell’efficacia.
Fisiologici
Problemi muscolo-scheletrici e visivi tipici del lavoratore video-terminalista, ipertensione, emicrania, disturbi del sonno, stanchezza cronica, affaticamento mentale.
Organizzativi
Perdita di produttività, ritardo e malfunzionamento nei processi produttivi, organizzativi e gestionali.
Tecnostress: da OXO le migliori soluzioni per occhi liberi da Tecnostress
L’uso prolungato dei dispositivi digitali, soprattutto in condizioni di illuminazione e posture scorrette, insieme al continuo passaggio da uno schermo ad un altro a distanze ravvicinate, comporta un sovraccarico lavorativo e quindi uno stress per gli occhi.
Scopri se anche i tuoi occhi sono tecnostressati.
Prenota il test dell’efficienza visiva dal tuo ottico optometrista OXO di fiducia e lasciati guidare alla scoperta delle soluzioni visive di ultima generazione, per una visione nitida e confortevole nel mondo digitale. Ecco alcune soluzioni contro lo stress visivo digitale:
LENTI A SUPPORTO ACCOMODATIVO
Ideali per persone di età compresa tra i 13 e i 45 anni che usano i dispositivi digitali a lungo e svolgono prolungate attività da vicino. Offrono una messa a fuoco più semplice, riducendo l’affaticamento visivo e migliorando il comfort visivo durante le attività a distanza ravvicinata. Disponibili anche nella versione lenti a contatto.
LENTI A PROFONDITA’ DI CAMPO
Note anche come lenti panoramiche, sono le più consigliate per l’uso “da ufficio” perché consentono alla vista di spaziare dai 30cm ai 2metri con il massimo comfort visivo. Utili sia al lavoro ma anche per attività più tradizionali, come il bricolage o il disegno.
LENTI CON PROTEZIONE DALLA LUCE BLU “BLUE BLOCK”
Tutte le lenti possono essere dotate di specifici trattamenti “blue block” per proteggere gli occhi dai possibili effetti dannosi della luce blu emessi dai device digitali.
Problemi di visione?
Categorie Prodotti
Articoli più letti