Settembre: vacanze finite, tempo di tornare a lavoro. Com’era il Back to Work 30 anni fa?

Dopo le lunghe vacanze, tassativamente ad Agosto, si rientrava in ufficio il lunedì mattina, puntuali alle 8.00 per timbrare il cartellino cartaceo.

L’ufficio era un ambiente dominato dalla presenza di computer ingombranti, beige o grigi, dal design poco accattivante. Era l’epoca dei monitor-televisori, per i quali bisognava prevedere in anticipo ampio spazio sulla scrivania e anche che la scrivania stessa fosse ben robusta. Le tastiere avevano i tasti sporgenti, i mouse erano un accessorio ai più sconosciuto e l’archiviazione dei dati avveniva attraverso i mitici Floppy Disk.



I computer non erano costantemente collegati a Internet, così, per accedere alla rete, era necessario avviare un modem che, in pochi rumorosi secondi, compiva una telefonata per stabilire la connessione online. Quella cerimonia, accompagnata da un suono metallico e stridulo, aveva un fascino misterioso, quasi inquietante.

Gli uffici erano sommersi da enormi quantità di documenti cartacei, dai report ai memorandum, dai contratti alle lettere. Archiviarli e organizzarli richiedeva l’utilizzo di grandi armadi e ritrovare un documento specifico poteva rappresentare una vera e propria sfida.

La comunicazione all’interno dell’ufficio avveniva principalmente attraverso il telefono fisso. Per inviare documenti o messaggi scritti, invece, si faceva uso del fax o della posta interna.

Oggi, con l’evoluzione tecnologica, il lavoro è cambiato radicalmente.



Le e-mail e le chat hanno sostituito gradualmente le comunicazioni cartacee e i fax. La possibilità di connettersi facilmente e velocemente con colleghi e clienti in tutto il mondo ha accelerato i flussi di lavoro e migliorato la comunicazione aziendale. Ora è possibile collaborare e scambiare informazioni da qualsiasi luogo, eliminando le barriere geografiche e aprendo nuove opportunità di business.



La tecnologia ha permesso anche una maggiore flessibilità lavorativa. Grazie alla connessione Internet ad alta velocità, si può timbrare online e lavorare da casa o da qualsiasi altro posto con accesso alla rete.

Se da un lato tutta questa flessibilità ha permesso di ridurre gli spostamenti quotidiani verso l’ufficio, quindi anche il traffico, e di conciliare meglio il lavoro con la vita privata, dall’altro lato iniziano ad emergere con forza alcune controindicazioni. In molti, ad esempio, lamentano lo sconfinamento dei tempi di lavoro nel privato, l’indebolimento delle relazioni con i colleghi, il sovraccarico e lo stress da prestazione.

E voi come la vedete?