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Le notizie della vista: dalla ricerca, news per gli ipovedenti
Permettere agli ipovedenti di percepire il mondo grazie all’utilizzo del suono. Una sfida di quelle vere, di quelle che il mondo lo cambiano in maniera sensibile e profonda. La tecnica è stata messa a punto dalla startup Soundsight Training – che ha un CEO di 25 anni, Irenze Lanza – con la partecipazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il Cern di Ginevra – l’organizzazione europea per la ricerca nucleare. Si tratta di un software che permette di allenare il senso dell’udito, di svilupparlo in maniera capillare e concreta, non solo identificando gli oggetti che circondano la persona non vedente, bensì anche utilizzandoli quasi al pari di un normovedente, tanto che si potrà, addirittura, mettere a segno un tiro libero nel basket o tirare perfettamente in porta nel calcio.
Una vera e propria realtà acustica materiale e virtuale al tempo stesso che altro non farà se non simulare l’interazione del suono con oggetti, corpi e masse. Semplice quanto geniale. Questo permetterà ai non vedenti di ecolocalizzarsi nello spazio. La cosa interessante è che questo software potrebbe essere tranquillamente utilizzato anche da chi ci vede benissimo. Obiettivo? Aumentare la percezione che si ha dell’ambiente, di se stessi e di se stessi all’interno dell’ambiente, in un’ottica più personale e sociale, piuttosto che clinica. Per la realizzazione di questo software servono 250mila euro. Non noccioline, insomma. L’originalità del progetto va di pari passo con l’originalità del metodo scelto per la raccolta fondi. In queste settimane, infatti, sta partendo una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Kickstarter, per rendere il software libero e open source dal 2017 in poi. Avete tempo fino al 9 febbraio.

Da www.repubblica.it

 Ph Diritto d’autore: iloveotto / 123RF Archivio Fotografico


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